L’agricoltura ionica chiede un tavolo di accoglienza per i profughi ucraini

Il mondo dell’agricoltura ionico si mobilita per i profughi provenienti dall’Ucraina. L’ ente bilaterale Agricolo Taranto Faila Ebat costituito: da Cia agricoltori, Flai Cgil Taranto, Coldiretti Taranto, Fai Cisl Taranto, Confagricoltura Taranto, Uila Uila Taranto, ha infatti scritto al Prefetto di Taranto per chiedere la disponibilità nell’attivare un tavolo di accoglienza attraverso il coinvolgimento delle parti sociali e delle aziende agricole che sono pronti a dare occupazione ai profughi ucraini che con i corridoi umanitari stanno giungendo nel nostro territorio.

Le organizzazioni sindacali e le aziende della provincia Jonica vogliono in modo concreto rendere tangibile la solidarietà – si legge nella lettera inviata al Prefetto – Si avvicina l’importante periodo della grande raccolta che vede l’impiego di molti braccianti agricoli e rimarchiamo che negli ultimi anni le imprese hanno avuto difficoltà nel reperire manodopera autoctona; riteniamo pertanto che tale progetto rappresenti non solo un concreto gesto solidaristico, ma sicuramente un’ esperienza di preziosa integrazione, che trova sintesi attraverso il lavoro dignitoso e tutelato.

Inoltre molte aziende agricole, attraverso l’opportunità di lavoro offrirebbero anche la possibilità di avere un alloggio sicuro, se pur temporaneo, consapevoli di aiutare donne e bambini che raggiungono la nostra provincia. E’ un gesto di solidarietà concreta che pur si muove nella consapevolezza che gli effetti della guerra in Ucraina si ripercuotono anche sul settore agricolo: problemi sulle consegne di concimi e alimenti per gli animali, aumento del prezzo di grano e mais, una riduzione di produzione dal lattiero caseario alla carne, dall’olio al vino.

La crisi che viviamo interessa sicuramente le aziende agricole, ma coinvolge anche i lavoratori e i consumatori, già profondamente provati da una emergenza sanitaria non ancora cessata – si legge ancora nella missiva, firmata dalla presidente dell’Ente Bilatera e segretaria della FLAI CGIL, Lucia La Penna – Nonostante tali consapevolezze di un periodo complesso che già ha interessato il settore e l’intera filiera, come parti che costituiscono l’ente Faila Ebat, abbiamo deciso di mettere da parte le nostre preoccupazioni economiche e produttive, per esprime solidarietà al popolo ucraino che sta vivendo momenti drammatici attraverso l’azione di un’accoglienza concreta. La guerra deve fermarsi immediatamente.

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